Scopri le Bottiglie Selio29
Una storia di arte, vino e tradizione dal territorio del Canavese in Piemonte
Arte, artigianato e tradizione enogastronomica custoditi in una bottiglia per regalare il meglio di una terra meravigliosa. SELIO29 è tutto questo: preziose bottiglie artigianali in ceramica di Castellamonte riempite con l’Erbaluce di Caluso, il vino più rappresentativo del territorio del Canavese.
Le terre del Canavese, ricche di sali minerali, rendono questo luogo ideale per la coltivazione della vite. Tra i vini locali più conosciuti troviamo proprio l’Erbaluce di Caluso.
Storia
La storia di una famiglia, la storia di un territorio
Un amore lungo secoli quello fra il Canavese e l’arte di modellare la ceramica. Anzi, si può dire che il legame sia antico quasi quanto la terra. La chiave è la geologia; il territorio di Castellamonte e dintorni è situato nel punto di incontro tra i massicci del Monte Bianco e del Gran Paradiso, aree di spiccato interesse geologico. Gli altipiani e le colline presenti nella zona sono ricchi di argille refrattarie utili per la creazione della ceramica, nonché di legna e torba in qualità di combustibili per i forni di cottura del materiale. I primi popoli del Canavese diedero il via alla lavorazione dell’argilla, conferendo un’impronta indelebile alla storia e alla tradizione locale. Dalle mani abili e curiose degli uomini primitivi alle botteghe del Settecento, arrivando sino all’espansione industria manifatturiera fra il XIX e il XX secolo, tutto qui parla del legame indissolubile fra uomo e argilla, uomo e terra, uomo e creatività.
Storia
La storia di una famiglia, la storia di un territorio
Un amore lungo secoli quello fra il Canavese e l’arte di modellare la ceramica. Anzi, si può dire che il legame sia antico quasi quanto la terra. La chiave è la geologia; il territorio di Castellamonte e dintorni è situato nel punto di incontro tra i massicci del Monte Bianco e del Gran Paradiso, aree di spiccato interesse geologico. Gli altipiani e le colline presenti nella zona sono ricchi di argille refrattarie utili per la creazione della ceramica, nonché di legna e torba in qualità di combustibili per i forni di cottura del materiale. I primi popoli del Canavese diedero il via alla lavorazione dell’argilla, conferendo un’impronta indelebile alla storia e alla tradizione locale. Dalle mani abili e curiose degli uomini primitivi alle botteghe del Settecento, arrivando sino all’espansione industria manifatturiera fra il XIX e il XX secolo, tutto qui parla del legame indissolubile fra uomo e argilla, uomo e terra, uomo e creatività.
I Nostri Prodotti
Scopri le nostre due le tipologie di bottiglie in porcellana, contraddistinte da due disegni riprodotti sulla ceramica: Filari per le bottiglie di Passito di Erbaluce delle cantine del Castello d'Azeglio, Tralcio per le bottiglie di Distillato di Passito di Erbaluce della distilleria Revel Chion di Chiaverano
'Ansema' Revel Chion Avorio
Bottiglia QuadrataTralci - Per le bottiglie di Grappa di Erbaluce della Distilleria Revel Chion
'Ansema' Castello d'Azeglio Avorio
Bottiglia TondaFilari - Per le bottiglie di Passito di Erbaluce delle cantine del Castello d'Azeglio
'Ansema' Revel Chion Blu
Bottiglia QuadrataTralci - Per le bottiglie di Grappa di Erbaluce della Distilleria Revel Chion
'Ansema' Castello d'Azeglio Blu
Bottiglia TondaFilari - Per le bottiglie di Passito di Erbaluce delle cantine del Castello d'Azeglio
'Ansema' Revel Chion Rosso
Bottiglia QuadrataTralci - Per le bottiglie di Grappa di Erbaluce della Distilleria Revel Chion
'Ansema' Castello d'Azeglio Rosso
Bottiglia TondaFilari - Per le bottiglie di Passito di Erbaluce delle cantine del Castello d'Azeglio
Perché L’Erbaluce?
Perché L’
Erbaluce?
Perché è il vino più rappresentativo del Canavese.
Perché l’Erbaluce? Perché è il vino più rappresentativo del Canavese, un tesoro fatto di grappoli rilucenti al sole come ci racconta il suo nome. Rendergli omaggio è doveroso per chi nasce in questa terra. L’Erbaluce è un vino bianco DOCG la cui produzione è consentita dal disciplinare solo nelle province di Torino, Biella e Vercelli, da uve autoctone di vitigno Erbaluce.
La maggior parte della sua produzione avviene nelle colline (intorno a Caluso, comune canavesano) poco distante da Castellamonte ed è vinificato sia come bianco fermo, sia come spumante, sia come passito. Ed è proprio con l’appassimento delle uve che l’Erbaluce trova la sua massima espressione enologica.
Perché l’Erbaluce? Perché è il vino più rappresentativo del Canavese, un tesoro fatto di grappoli rilucenti al sole come ci racconta il suo nome. Rendergli omaggio è doveroso per chi nasce in questa terra. L’Erbaluce è un vino bianco DOCG la cui produzione è consentita dal disciplinare solo nelle province di Torino, Biella e Vercelli, da uve autoctone di vitigno Erbaluce.
La maggior parte della sua produzione avviene nelle colline (intorno a Caluso, comune canavesano) poco distante da Castellamonte ed è vinificato sia come bianco fermo, sia come spumante, sia come passito. Ed è proprio con l’appassimento delle uve che l’Erbaluce trova la sua massima espressione enologica.